Attività dei radioamatori a Roma

Vengono qui esposti i risultati della elaborazione dei dati, raccolti a cura della Sezione ARI di Roma, per una indagine a fini statistici che consentisse di comprendere le abitudini e le esigenze dei radioamatori operanti nella zona di Roma. Basandosi su tali indicazioni è stato possibile individuare delle linee d’azione per accrescere i servizi e le attività proprie della sezione nell’interesse di tutti i radioamatori romani.

Qualifica del campione
Nella primavera del 2014 è stato dato l’avvio alla distribuzione di una scheda che consentisse una migliore conoscenza delle attività radiantistiche svolte nell’area romana. Si è cercato di coinvolgere il maggior numero di radioamatori non solo presso la nostra sezione ARI ma anche tramite dei negozi del settore telecomunicazioni in Roma e in occasione di alcune manifestazioni. Nell’area del comune di Roma la quantità di licenze rilasciate è valutabile intorno alle 2000 e una distribuzione sul territorio di tali nominativi è mostrata in Fig.1, con dati presi dal programma ‘OM-Italia’ di Graziano I0SSH.

NB: ‘cliccare’ sulle foto per ingrandire e avere visione più nitida

Localizzazione licenze a Roma

Localizzazione licenze a Roma

Pur non essendo riusciti a raccogliere molte schede rispetto ai “radioamatori” presenti nell’area, l’indagine conoscitiva è certamente significativa e l’elaborazione dei dati si presenta con risultati senz’altro attendibili.
Il campione risulta costituito in buona parte da soci ARI (circa il 78% e quasi tutti della sezione ARI Roma) mentre la ripartizione dell’età per fasce, vedi grafico in Fig.2, mostra che 2/3 dei radioamatori ha più di 50 anni, quindi veri e propri Old Men che hanno maggior tempo o risorse da dedicare alla radio rispetto alla fascia dei più giovani patentati.

Tab Elaboraz Schede ARI 08102014 a (2-3)Tab Elaboraz Schede ARI 08102014 a (2-3)

Attività radioamatoriali svolte
Circa l’utilizzo delle bande di frequenza, ¾ del campione utilizza sia le HF che le V-UHF mentre solo una minima parte 12-14% utilizza solo le V-UHF o solo le HF, vedi Fig. 3. In dettaglio l’uso prevalente delle varie bande è mostrato nelle Figg. 4 e 5, e non vi sono sorprese nei risultati considerando i problemi di installazione delle antenne per le HF e le possibilità di traffico in 2m e 70cm che si hanno in ambito urbano.

Tab Elaboraz Schede ARI 08102014a (4-5)
Il tempo di operatività “on-air” risulta abbastanza buono per 2/3 dei radioamatori, mentre si riduce di molto per circa un terzo di loro, vedi Fig.6: anche questo effetto può essere motivato dalla ‘anzianità’ dei radioamatori sopra evidenziata.

Tab Elaboraz Schede ARI 08102014b (6-7)
Queste prime indicazioni vengono confermate dai dati raccolti circa i principali ostacoli incontrati per l’attività radiantistica, vedi grafico di Fig.7: gli impegni familiari e di lavoro, così come le limitazioni che si incontrano per l’installazione di antenne e della stazione radio costituiscono per molti un grave handicap.
Un’altra informazione utile è stata la frequenza di consultazione del sito della Sezione ARI Roma, vedi Fig.8, e il sapere che per il 54% dei casi l’accesso avviene ‘spesso’ ci rafforza nel proposito di sviluppare in modo migliore i contenuti del sito, cosa che si già iniziato a fare e che continuerà nei prossimi mesi secondo le indicazioni raccolte proprio con la presente indagine.

Tab Elaboraz Schede ARI 08102014b (8-9)

Altra indicazione utile è costituita dal fatto che molti dei radioamatori che non accedono al sito della sezione non risultano iscritti all’ARI: questo canale di comunicazione non sembra dunque risolutivo per incrementare l’interesse alla vita associativa. A tal fine la scheda si concludeva con la richiesta di proposte e suggerimenti per ampliare i servizi e incrementare le attività dell’associazione.

Le iniziative più desiderate sono risultate le seguenti, vedi Fig.9:

  • più argomenti tecnici nel sito e nelle serate tecniche in sezione (42%)
  • incontri serali in radio per esercizio CW e tecnica (30 %)
  • più attività di gruppo in contest e field day (28 %)

Alcuni radioamatori hanno voluto proporre anche altre idee, quali:

  •  monitoraggio delle frequenze per controllo e segnalazione disturbi
  •  liste di disponibilità per assistenza tecnica a soci in difficoltà
  •  miglioramento tecnico e formale del sito con più frequenti aggiornamenti
  •  trattare maggiormente i temi dei sistemi di comunicazione digitali
  •  interazioni/collaborazioni con altre associazioni
  •  uso di streaming e videoconferenze (skype) per quanti non possono frequentare la sede

A completamento del quadro sulle caratteristiche delle attività svolte dai radioamatori romani, riporto anche i risultati di un precedente sondaggio, fatto due anni fa tra i soci della sezione di Roma, che ci mostra altri dettagli operativi. Il campione esaminato in questo caso è stato di circa 50 soci, tutti della Sezione ARI Roma.

Elaboraz da schede 100912c_Pagina_10

Appare evidente e scontata la prevalenza di attività in SSB, vedi Fig.10, ma è notevole anche quella nei modi digitali rispetto al CW e di questo si dovrà tener conto per fornire un adeguato supporto tecnico.
Una larga maggioranza dei soci ha confermato l’interesse a partecipare ad attività tecniche formative e di laboratorio per tests e set-up delle stazioni, nonché il desiderio di essere costantemente informato sulle attività promosse dalla sezione, vedi Fig.11.

Elaboraz da schede 100912c_Pagina_11
L’attività in portatile è più diffusa di quella in contest, ma entrambe sono svolte solo da una minoranza. Le risposte alle altre domande hanno confermato l’interesse dei soci affinché si organizzino delle iniziative volte al miglioramento delle tecniche operative, specie in occasione dei contest HF e più della metà del campione è disponibile ad operare attivamente in un gruppo dedicato alle HF.

Conclusioni
Dall’indagine effettuata emergono nettamente delle situazioni che possono determinare dei nuovi sviluppi per il ruolo della sezione: oltre alle chiacchiere salottiere e al traffico di cartoline QSL, che parecchi dei soci frequentatori della sede si limitano a fare, già ora si svolgono varie ed interessanti attività, quali i corsi di formazione, le mini conferenze nelle Serate Tecniche, l’operatività di una stazione radio presso la sede, l’organizzazione di attività di gruppo per contest e ‘spedizioni’ in bande HF, V-UHF e superiori, l’allestimento di prove ARDF ed altro ancora.
Dal contributo di idee e dall’analisi dei risultati, si determinano almeno le seguenti linee d’azione che richiedono di essere sviluppate con più impegno:

> Area Tecnica
Tra i radioamatori vi è una diffusa esigenza di maggior supporto tecnico a livello teorico e pratico, certamente possibile mediante una migliore formazione personale diretta, sedute di aggiornamento o tramite articoli e documenti di istruzione disponibili nel sito ….
Un ausilio utile a molti può essere costituito da una maggiore diffusione della documentazione tecnica presentata durante le ‘Serate Tecniche’ in sezione, anche ampliando l’archivio disponibile nel nostro sito in rete.
Altra via proposta è quella della organizzazione di QSO serali per esercizio in CW e formazione tecnica, da farsi a cura dei soci più esperti e volenterosi.
E’ auspicata anche una intensificazione delle attività radio di gruppo per contests, attivazioni e field days, quali occasioni di formazione sul campo per avere migliori operatori, anche in caso di situazioni di emergenza.
Rilanciare infine le attività di laboratorio, con sedute di tests e misure su apparati e componenti autocostruiti dai soci, potrebbe riavvicinare molti alla sezione.

> Giovani & Scuole
Investire nelle generazioni future … ‘radio nelle scuole’ per un avvio al radiantismo già coinvolgendo i ragazzi presso le scuole, con attività dimostrative ed istruttive a due livelli: base per i 9-12 anni e junior per 13-17 anni.
Spesso molti si avvicinano alla sezione per avere informazioni o chiedere notizie dei corsi per l’esame di conseguimento della patente, ma il fenomeno è sporadico e mancano dei canali aperti, ad eccezione di quello della presenza del sito di sezione in rete, che possano portare nuovi potenziali radioamatori all’ARI.

> Presenza sul territorio
A giudicare dai nominativi assegnati nell’area romana, i non iscritti ad alcuna associazione sono più della maggioranza. Un modo di entrare in contatto con loro è quello di assicurare una maggiore presenza della Sezione ARI nel territorio, con partecipazione anche a eventi, manifestazioni e fiere di argomento vicino alla radio e/o elettronica, e migliore utilizzo dei media.
Il recupero delle potenzialità romane è possibile con il maggiore coinvolgimento dei radioamatori non associati o poco attivi in radio, facendo meglio conoscere le attività svolte e rendendo più vicina e accessibile la sezione a chi  non riesce a frequentarla per problemi di distanza o di tempo.

…….
Sono dunque necessarie nuove e più incisive azioni per rispondere alle esigenze sopra indicate da parte della sezione ARI Roma e soprattutto da parte dei soci più esperti affinché le loro conoscenze ed esperienze, disponibili e potenziali, vengano tramandate a tutti coloro che sono interessati al radiantismo. Il peso delle difficoltà causate dalla vita in un’area metropolitana quale quella romana è certamente rilevante e sicuramente maggiore rispetto a realtà urbane più contenute, ma le indicazioni ottenute a seguito delle indagini fatte a Roma penso possano essere interessanti anche per altre sezioni ARI e costituiscono un riferimento sul quale avviare un confronto costruttivo per migliorare la presenza dell’ARI e del servizio radioamatoriale in Italia.

        Giovanni  IW0GTA

PS:     RICORDATE CHE ” SONO I SOCI A FARE LA SEZIONE”

ED E’ CON IL CONTRIBUTO DI OGNUNO DI NOI CHE SI OTTIENE

IL MIGLIORAMENTO CHE VOGLIAMO

Comments are closed.