Progetto “Pallone Stratosferico” – martedì 25 Novembre

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Alcuni mesi fa presentammo il progetto durante uno dei nostri “mercoledì tecnici” e finalmente siamo alla parte operativa.

L’idea del pallone stratosferico è nata come esercizio di fine corso per gli studenti dell’edizione 2013/2014 del “Master in Sistemi Avanzati di Comunicazione e Navigazione Satellitare” dell’Università di Tor Vergata, cui partecipa l’amico, collega radioamatore e socio Ugo IU0CVY.
Il progetto ricade anche sotto il cappello di un protocollo d’intesa che l’Università ha stilato con il Ministero della Difesa, tanto che diversi degli studenti sono Militari in servizio.


Chiaramente avrebbero preferito progettare e costruire un vero satellite, ma costi e tempi sono al di là di quanto la maggior parte dei budget universitari possano permettere oggi.
Un pallone che possa raggiungere la stratosfera costituisce una buona seconda scelta perché molte delle tematiche tecniche, amministrative e procedurali finiscono per essere simili.

L’ARI di Roma e io in prima persona siamo entrati in gioco come consulenti per le tematiche connesse a pianificazione, progettazione e costruzione del modulo di trasmissione, telemetria e controllo.
Parallelamente alla costruzione del modulo è stato necessario un lavoro di fine diplomazia con le Autorità per ottenere i permessi necessari. Ugo IU0CVY è riuscito con grande tenacia e coinvolgimento di alcuni importanti stakeholders ad ottenere quella che, a nostra conoscenza, è la prima autorizzazione rilasciata a questi fini in Italia.

La frequenza (433.450Mhz) è stata concessa all’Università a fini educativi con il benestare del Ministero della Difesa dal 20 al 30 Novembre, circostanza che ci ha messo sotto pressione con i tempi e non ha consentito di curare meglio la diffusione delle informazioni.

Preme ricordare che il Ministero non può rilasciare autorizzazioni generali “radioamatoriali” che coinvolgano mezzi aeronautici in quanto esplicitamente proibito dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche.
Tuttavia il nostro supporto da radioappassionati è fondamentale nel completare le osservazioni sull’esperimento e la scelta di un canale ove possiamo operare a statuto secondario ci consente di metterci legalmente all’ascolto.

Per questo vi rappresento la gratitudine dei Docenti e Studenti del Master se contribuirete ad allargare il numero degli osservatori.

Il pallone trasmetterà due tipi di segnali:
– per tutta la durata del volo in APRS (AX25, 1200 bps) con coordinate ed elementi telemetrici;
– sotto i 3000m con l’indicativo “MINERV” in CW su portante FM per agevolare triangolazione e recupero del payload.

La potenza sarà inferiore a 1/2 watt e l’antenna un dipolo a “V” invertita appeso sotto il contenitore delle apparecchiature. A queste condizioni il segnale dovrebbe potersi ascoltare senz’altro in tutto il centro Italia e con un po’ di fortuna anche oltre.

I rapporti d’ascolto, preferibilmente completi dei pacchetti APRS ricevuti possono essere indirizzati a: esperimento.minerva@gmail.com e verranno contraccambiati con una QSL appositamente disegnata.

Chiediamo a chi abbia un sistema APRS, se possibile, di condividere i pacchetti ricevuti via internet (APRS-IS), in modo da rendere visibile la posizione del pallone anche a chi non lo riceva direttamente e attraverso applicazioni offline (es. http://aprs.fi o app per smartphone come “APRS View”).

Le esigenze di recupero del carico impongono la restrizione del volo ad una certa distanza dal punto di lancio, che avverrà dalla base dell’Aeronautica Militare di Pratica di Mare (RM) che si è gentilmente messa a disposizione del progetto.

Le limitazioni di cui sopra devono ulteriormente incrociarsi con le condizioni meteo. Ciò avviene attraverso alcuni modelli messi a disposizione dall’Università di Cambridge che consentono oggi di identificare in MARTEDÌ 25 Novembre alle ore 12.00 il momento del lancio, con venti prevalenti che non dovrebbero portare il carico a cadere in mare o nel mezzo degli Appennini.
La data è quindi soggetta a variazioni fino all’ultimo momento.

Se qualcuno vorrà unirsi al team che inseguirà il pallone a terra è sicuramente il benvenuto e può contattarci a info@ariroma.it.

Frequenza monitor durante la ricerca: 145.550 o ripetitori locali da determinarsi una volta appurata l’effettiva direzione di volo.

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Stefano IZ0MJE

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