REGOLE E PROCEDURE D’ESERCIZIO NAZIONALI ED INTERNAZIONALI
L’attività radioamatoriale è regolata principalmente dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche, reperibile nella sua versione aggiornata qui: https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2003-08-01;259
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Il Capo VII (Art. 134 e segg.) è specificamente dedicato ai Radioamatori, così come l‘Allegato 26.
ATTENZIONE: il Codice è stato modificato significativamente nella primavera del 2024.
Se disponete di libri di testo antecedenti, alcune parti non consentirebbero di rispondere correttamente ai quiz.
Tuttavia alcune novità introdotte, tra cui la patente di classe “N”, la possibilità di sostenere esami presso le Associazioni o i cd. “vanity calls” non sono ancora stati implementate in assenza dei regolamenti attuativi o delle piattaforme informatiche necessarie, con i relativi quiz che fanno riferimento alla vecchia normativa.
Alcuni concetti aiutano a meglio comprendere le scelte del legislatore in materia di radio amatoriale.
- storicamente i Radioamatori predatano le leggi in materia e dal nostro mondo sono venuti diversi contributi tecnici importanti allo studio e sviluppo nell’impiego delle onde radio;
- le prescrizioni tecniche sono volte ad evitare potenziali interferenze agli altri utenti dello spettro. I Radioamatori sono gli unici con il permesso di costruirsi da soli le apparecchiature. Da ciò deriva la necessità di conoscere rischi e tecniche di mitigazione;
- fino al pervasivo avvento di internet “mobile” la radio era lo strumento principe per trasmettere informazioni al di fuori dei confini nazionali in maniera anonima. In questa prospettiva le attività di chiunque avesse a che fare con ricetrasmittenti doveva essere ben identificabile;
- la radio, nelle mani sbagliate, è comunque uno strumento con elevata possibilità di arrecare danno a servizi primari come televisione, telefonia e comunicazioni d’emergenza.
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Questi sono i principali riferimenti normativi da memorizzare ai fini dell’esame, giacché sembra esserci un interesse da parte delle Commissioni a che il Radioamatore ricordi il riferimento identificativo della legge ancor più che il suo contenuto.
| Decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 | Codice delle comunicazioni elettroniche |
| Decreto legislativo 24 marzo 2024, n. 48 | Aggiornamenti al Codice |
| Raccomandazioni CEPT T/R 61-01 e 61-02 | Armonizzazione patenti e autorizzazioni a trasmettere tra Paesi aderenti all’accordo. Regola l’operatività all’estero. |
| DPR 1214/1966 | Testo che regolava l’attività di Radioamatore prima del Codice del 2003. Non tutti gli articoli sono stati abrogati, tra essi quello che regola la tenuta del registro di stazione |
| Decreto 21 Luglio 2005 | Eliminazione dell’obbligo esame di telegrafia per l’ottenimento della patente e unificazione delle classi di autorizzazione |
| Decreto 1 Marzo 2021 | Modifiche all’allegato n. 26 al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, «Codice delle comunicazioni elettroniche», recante la normativa tecnica di disciplina dell’attività radioamatoriale. |
| Legge 22 febbraio 2001, n. 36 | Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. |
Materie oggetto d’esame anche per chi abbia ottenuto l’esenzione sulle QUESTIONI DI NATURA TECNICA.
- ALFABETO FONETICO
- CODICE Q Vestigia di quando le operazioni si svolgevano principalmente in telegrafia, l’abitudine di abbreviare concetti attraverso delle sigle dal significato standard è rimasta non solo nel mondo amatoriale, ma anche presso molti utenti “civili” della radio.
- ABBREVIAZIONI OPERATIVE UTILIZZATE NEL SERVIZIO DI RADIOAMATORE
- SEGNALI INTERNAZIONALI DI SOCCORSO, TRAFFICO IN CASO DI URGENZA E COMUNICAZIONI IN CASO DI CATASTROFI NATURALI
- INDICATIVI DI CHIAMATA
- PIANI DI FREQUENZE DELLA IARU
Le frequenze da assegnare ai Radioamatori sono coordinate a livello mondiale dall’ITU (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni) e recepite, secondo le necessità nazionali, dalle amministrazioni locali. In Italia l’assegnazione delle frequenze in uso ai diversi servizi, così si chiamano gli utenti dello spettro, avviene attraverso il Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze. Un utente a “statuto secondario”, come sono quasi sempre i Radioamatori, può utilizzare tali assegnazioni solo avendo cura di non interferire con le attività di un utente a “statuto primario”.
- REGOLAMENTAZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE DEI SERVIZI DI RADIOAMATORE E DI RADIOAMATORE VIA SATELLITE
- REGOLAMENTO DELLE RADIOCOMUNICAZIONI DELL’UIT
- REGOLAMENTAZIONE CEPT
- LEGISLAZIONE NAZIONALE, REGOLAMENTAZIONE E CONDIZIONI PER L’OTTENIMENTO DELLA LICENZA.
- requisti e modalità per l’operatività radioamatoriale sono descritti nel Codice delle Comunicazioni elettroniche e possono essere riassunti in:
- dimostrare di essere a conoscenza di requisiti tecnici e regole in vigore attraverso un esame. Ove venga superato si ottiene la Patente di Operatore di Stazione di Radioamatore. La patente non ha scadenza.
- non essere oggetto di restrizioni a seguito di condanne penali di entità non lieve.
- ottenere un indicativo di chiamata, che identifica la stazione univocamente in tutto il mondo
- ottenere l’Autorizzazione Generale a trasmettere, cha ha validità decennale.
- requisti e modalità per l’operatività radioamatoriale sono descritti nel Codice delle Comunicazioni elettroniche e possono essere riassunti in:
Approfondimenti su alcune delle prescrizioni [sezione ancora da completare]
- Ascolto delle bande radioamatoriali e di altre trasmissioni
- Diritto all’installazione delle antenne
- Soggetti che possono richiedere Autorizzazione Generale
- Stazioni ripetitrici
Online sono disponibili molte risorse per aiutarsi nello studio. Ne suggeriamo alcune:
https://www.paolettopn.it/listing/Nuova_Normativa_Italiana_per_i_Radioamatori_-_2024.pdf
https://radioamatori.altervista.org/home
https://ariavellino.altervista.org/22-news/esami-e-moduli-radioamatori/65-esami-8.html

